Come punire i bambini

come punire i bambini
Luglio 26, 2016

Come punire i bambini

Come punire i bambini in modo giusto e fruttuoso? Qualche consiglio per i genitori che non sanno più come farsi obbedire dai propri figli.

come punire i bambini

 

Come punire i bambini piccoli o più grandicelli è una domanda che tutti i genitori si sono fatti almeno una volta.
Qual è il metodo più efficace per far imparare la lezione al proprio figlio? Come disciplinarlo in modo da crescerlo educato e rispettoso dei limiti imposti?

Nel precedente articolo abbiamo visto come farsi obbedire dai bambini senza urla e botte, stabilendo delle regole semplici e chiare da far rispettare.

Ma che cosa fare se il bambino non obbedisce?

Anche senza urlare, a volte necessita avere il pugno di ferro. Con questo non intendo dire che bisogna prendere a sculacciate il proprio bambino, ricorrendo a delle punizioni fisiche.
Le urla non servono e il bambino fa le bizze? I vostri figli sono ormai abituati ad avere la meglio in ogni situazione e voi non sapete più che pesci prendere?
Ecco che bisognerà essere genitori severi e autorevoli: imparare a dire di “no”, perché il bambino ci dica di “sì”.

Come essere genitori severi ma giusti?

Un genitore, così come un insegnante o un educatore, non deve porsi per il proprio bambino come un compagno di giochi, o a livello di un suo coetaneo.
Il momento del gioco e dell’affetto c’è, ed è giusto che ci sia, ma all’occorrenza la mamma o il papà devono essere in grado di prendere le redini della situazione e farsi obbedire.
Spesso i genitori si trovano in difficoltà di fronte alla necessità di un rimprovero, sono troppo dispiaciuti nel vedere insoddisfatto il proprio figlio. Preferiscono allora “lasciar perdere”: mettere a posto loro i giochi lasciati in disordine, permettere al bambino di mangiare sul divano e non a tavola, farlo andare a letto tardi e lasciarlo ore davanti alla tv o ai videogiochi.

Ma in questo modo fanno davvero il bene dei loro figli?
La risposta è “no”: in questo modo non fanno altro che crescere figli viziati, con un metodo educativo troppo permissivo, che presto o tardi si ritorcerà loro contro.

I bambini, anche quelli piccoli, sono esseri pensanti, dotati di cervello e autonomia. Ovviamente necessitano di una guida, di un modello e di direttive giuste da seguire.
Essere troppo molli e permissivi li farà sentire i padroni della situazione, capiranno ben presto che hanno loro “il coltello dalla parte del manico” e che basta fare un po’ di bizze in più per ottenere ciò che desiderano.

Bisogna invece capire che una regola è una regola e non bisogna mai infrangerla, a meno che non ci siano motivi stringenti e situazioni anomale e particolari (ad esempio se il bambino è malato).

Un po’ di bizze ci possono stare, ma vanno sopportate e affrontate.

Non datela vinta ai bambini!

Inizieranno presto ad approfittarsene e vi ritroverete a svolgere il ruolo dei loro servitori, anziché dei loro genitori.

Come punire i bambini se i rimproveri non funzionano

Se le parole non bastano, un buon modo di punire i bambini senza picchiarli o sbraitare loro contro è quello di togliere un oggetto a loro caro. Il sequestro ovviamente è temporaneo, ma il termine stabilito per la restituzione deve sceglierlo il genitore e deve essere INALTERABILE. 
Se sequestrate a vostro figlio il suo gioco preferito fino alla mattina seguente, per nessun motivo dovrete ridarglielo prima di quel termine. Anche se si comporterà bene a cena e in tutta la serata, ciò non conta. In questo modo avrà tempo per riflettere sulla mancanza e sul motivo per cui è stato punito. Altrimenti capirà che, con un po’ di moine, potrà sempre rigirarsi i genitori come vuole e che le loro parole non sono veritiere e perentorie.

L’oggetto da sequestrare dovrà essere un qualcosa di relativamente importante. Sarebbe inutile vietare al proprio figlio di andare a una gita o a una festa, così come inutile è fare minacce troppo lontane nel tempo, come “Se continui così tutto l’inverno, d’estate non ti portiamo in vacanza!”.
La mancanza deve essere avvertita subito, per un tempo lungo tanto quanto è stata grave l’azione fatta. Non siate però crudeli (ad esempio non sequestrate il peluche della nanna al vostro piccolino! Sarebbe solo un trauma e una crudeltà).

Un altro metodo su come punire i bambini che fanno le bizze, è quello di rimanere indifferenti ai loro capricci.
Se il bambino non mangia la pappa e urla e piange, lasciatelo sfogare per un po’. La rabbia è una reazione naturale e non va repressa, piuttosto incanalata in qualcosa di costruttivo o non pericoloso (ad esempio: meglio prendere a pugni un peluche che il proprio fratellino, strappare un foglio, piuttosto che buttare in terra il piatto di pasta).
Quando il bambino si sarà calmato e avrà visto che questa reazione vi lascia indifferenti, tornerà a tavola senza far storie.


Questi consigli su come punire i bambini sono frutto di personale esperienza e letture individuali. Non pretendono dunque di fornire un parere scientifico, né infallibile.

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