I due giovani e il cuoco: favola di Esopo sulle marachelle e la sincerità
I due giovani e il cuoco è una favola di Esopo molto simpatica, anche se poco conosciuta.
I protagonisti sono due giovani un po’ bricconcelli, che pensano di farla franca di fronte a un cuoco più furbo di loro.
La morale di questa favola brevissima per bambini è molto semplice: mentire ai nostri genitori o agli insegnanti non serve a nulla. Quando si sbaglia, è meglio ammettere l’errore e chiedere scusa.
Non siete forse d’accordo?
Leggiamo insieme la favola I due giovani e il cuoco!
I due giovani e il cuoco
Due giovani compravano da mangiare da un cuoco molto abile in cucina. A un certo punto, il cuoco si girò per evitare che il cibo nella padella si bruciasse. Uno dei due giovani prese veloce una fetta di crostata appena sfornata e la gettò in mano all’altro giovane.
Il cuoco si accorse di quel movimento furtivo e subito notò che era sparita una fetta di crostata.
“Ridatemi la mia fetta, per favore”, disse con calma.
Il giovane che l’aveva rubata disse: “Non ce l’ho io”. Ed era vero.
Il giovane che aveva la fetta in mano disse: “Non l’ho rubata io”. Ed era vero anche questo.
“E va bene, come volete. Potete mentire a me, ma a rimproverarvi sarà la vostra coscienza!”
I due giovani a quelle parole furono presi da un grande senso di colpa e restituirono la fetta di crostata, chiedendo scusa al cuoco.
Morale della favola “I due giovani e il cuoco”
Questa favola brevissima di Esopo insegna che dire le bugie non serve a nulla, perché non possiamo mentire anche a noi stessi e alla nostra coscienza.
Ogni errore merita una giusta punizione, ma a volte può essere perdonato, se si ha il coraggio di chiedere uno “scusa” sincero.
“Scusa”, “Per favore” e “Grazie” aprono tutte le porte!
Omnes Litterae
Simpatica e divertente storiellina! Mi è piaciuta la morale: l’educazione apre davvero tutte le porte…
Peccato che spesso molti se lo dimentichino! 😉