Il letto a baldacchino di Frida

il letto a baldacchino di frida
Luglio 26, 2016

Il letto a baldacchino di Frida

Il letto a baldacchino di Frida: la storia di Frida Kahlo e del letto a baldacchino che le salvò la vita

“Il letto a baldacchino di Frida” ci insegna a… non lasciarsi vincere dalle difficoltà 

Frida Kahlo (1907-1954) è un’artista messicana famosa in tutto il mondo per i suoi quadri molto particolari.
Ma qual è la vera storia di Frida Kahlo? È una storia di dolore e colore: scopriamola insieme!

frida khalo disegno


Il letto a baldacchino di Frida 

Se ve lo state chiedendo, no: Frida Kahlo non era una bambina come le altre, ma ciò non vi deve stupire. Ogni bambino è speciale a modo suo e Frida aveva dimostrato fin dalla tenera età di cosa era capace.

Frida era nata nel cuore del Messico, e da questo paese di fuoco aveva preso il carattere forte e indipendente.

frida disegno

A scuola la sua personalità focosa non tardò ad emergere, e ben presto ella dimostrò di avere un grande talento artistico.
Frida studiava e apprendeva con grande interesse e uno spirito ribelle, che si distingueva da quello di chiunque altro. Le cose banali e comuni non facevano per lei!
Anche il suo aspetto era originale e diverso da quello delle altre ragazze: capelli nerissimi, occhi scuri, folte sopracciglia e uno sguardo fiero e forte.
“Con questo fuoco che hai dentro, sei destinata a creare grandi cose!”, le dicevano gli amici.

Ma un giorno la vita di Frida cambiò per sempre. Era un pomeriggio qualsiasi e Frida, uscita da scuola, prese l’autobus per tornare a casa insieme al suo amico Alejandro.
L’autobus però sbandò contro un tram e andò a finire contro a un muro: Frida rimase profondamente ferita, la sua schiena si spezzò e il dolore la invase in tutto il corpo.

Per fortuna, la ragazza sopravvisse al terribile incidente, ma le sue condizioni di salute erano gravi e i suoi genitori erano molto preoccupati.
Il medico le disse che doveva stare a letto, quasi immobile, fino a che non sarebbe guarita.
“Potrò mai tornare a camminare?”, chiese Frida.
“Forse…”, rispose il dottore.
“Quando?”
A questa domanda il medico sembrava non voler rispondere.
“Quando?”, ripeté Frida, che si era imposta di non piangere, di resistere.
“Ci potrebbero volere mesi…anni”, rispose infine l’uomo, abbassando lo sguardo.
A Frida sembrò che la sua vita finisse in quel momento e una grande tristezza la invase, una depressione che si sparse per ogni sua parte del corpo dolorante.

“Anni”. Quella parola le risuonava nella mente senza darle tregua: anni da passare sola, bloccata a letto, senza poter uscire e senza poter fare niente di ciò che prima faceva. 
Già le mancavano gli amici, il sole, l’aria aperta: la sua vita era finita per sempre!

il letto a baldacchino di frida

I giorni passavano e Frida si sentiva sempre più triste e sola. I genitori e gli amici la riempivano di attenzione, ma tutto questo non bastava a ridarle un po’ di felicità.

Dal momento che si annoiava molto, Frida decise di provare a dipingere, come faceva da piccola. Dipingere era l’unica attività possibile, dato che era bloccata a letto.
Inaspettatamente, quella valvola di sfogo le donò nuovamente la gioia che aveva perso da tanto tempo.

autoritratto frida kahlo

Il suo primo quadro fu un autoritratto: dipinse il suo viso dai capelli neri, le sopracciglia folte e lo sguardo fiero.

Vedendo che il quadro era molto bello e che dipingere faceva stare meglio Frida, i genitori decisero di regalarle un letto a baldacchino, con uno specchio posizionato sul soffitto. In questo modo Frida poteva vedersi riflessa e disegnare se stessa.

A volte qualche amico le domandava come mai dipingesse solo quadri con il suo autoritratto.

“Dipingo me stessa perché passo molto tempo da sola e sono il soggetto che conosco meglio”, rispondeva lei.

 

Il tempo adesso passava più veloce, perché in quei colori Frida riversava tutti i suoi dolori, la sofferenza, i suoi sogni e le sue paure. Tutto entrava lì, nel quadro, e diventava visibile agli altri e infinitamente bello.

I quadri aumentavano, e piano piano il corpo di Frida iniziava a guarire, fino a che un giorno, dopo molti moltissimi dipinti e mesi di riposo, la ragazza poté tornare a camminare.

frida kahloI dolori erano ancora presenti, ma il suo carattere forte li sopportava con coraggio.
Dato che adesso poteva nuovamente muoversi sulle sue gambe, decise di far vedere i suoi quadri a un famoso pittore, che si chiamava Diego Rivera.

Il pittore Diego Rivera era un uomo dal carattere burbero e dalla pancia molto prominente. Quando vide Frida, questa piccola donna così particolare, non capì subito di essere di fronte a una grandissima artista.

“Oggigiorno tutti si credono grandi artisti, solo perché sanno tenere in mano un pennello”, le disse, senza nemmeno guardarla.
“Prima di giudicare, accetta almeno di vedere un mio dipinto”, lo pregò Frida, decisa a non demordere.

Alla fine il panciuto pittore accettò: Frida Kahlo gli mostrò i suoi quadri migliori.

frida e diego

Diego Rivera non si aspettava che quella piccola ma grande donna fosse così piena di talento.
“Tu sei una grandissima artista, Frida! Io ti farò conoscere in tutto il Messico, e la tua arte ti renderà famosa in tutto il mondo!”.

Ed è ciò che avvenne in realtà: oggi Frida Kahlo è l’artista messicana più conosciuta, per i suoi quadri inconfondibili e per il suo esempio di coraggio.
Ella ha saputo trasformare la sofferenza in arte, la tristezza in amore per la vita.

Ah, volete saperla una cosa? Frida Kahlo e Diego Rivera si sono anche sposati alla fine, ma questa è tutta un’altra storia e magari ve la racconteremo un’altra volta…


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Frida Kahlo da colorare

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